Horror – Caccia ai terrestri (Without Warning) 1980

34

Pensieri di Andrea “Buckley” Marri

Regia: Greydon Clark

Origine: U.S.A.

Durata: 93′

Genere: Horror / Fantascienza

Interpreti: Jack Palance, Martin Landau, Tarah Nutter, David Caruso

Sinossi:

Stati Uniti: soggettiva lungo un sentiero montuoso del Colorado. Ben presto si scopre che si tratta di un uomo andato a caccia, con la sua roulotte, assieme al figlio, in pieno scontro generazionale. Il primo un cacciatore conservatore mentre il secondo un “signorino” che legge Conrad.

Durante la battuta di caccia delle specie di schifose “frittelle volanti ungulate” si appiccicano alle carni del padre, con il figlio imbelle che non riesce a difenderlo.

Nel frattempo quattro ragazzi partono, con un furgoncino scassato, per una gita al lago. Prima di arrivare vengono avvisati dal vecchio Taylor (Jack Palance), gestore della pompa di benzina, di non proseguire onde evitare di essere colpiti da qualche cacciatore disattento.

Come se non bastasse un gruppo di boyscout si accampa ai piedi della montagna. Qui il capo scout trova la roulotte dei cacciatori e ben presto viene anche lui assalito dalle frittelle aliene che continuano così la loro caccia.

Responso:

Classico b-movie a tinte teen-horror senza alcuna pretesa, zeppo di difetti a cominciare dalla recitazione rivedibile della maggior parte degli attori ad esclusione di Jack Palance (comunque notevolmente sopra le righe) e Martin Landau (nel ruolo dello squinternato reduce di guerra), in cui compare, per la prima volta su schermo, anche un giovane David Caruso.

Montaggio con i soliti squilibri tipici del genere, con personaggi che iniziano a scappare in pieno giorno e arrivano a destinazione a notte fonda.

Il film è poi lento nel ritmo e piattissimo, fornito inoltre nella versione italiana di un doppiaggio didascalico.

Al miglioramento del quadro generale non aiutano poi le sanguisughe volanti, posticce e che non fanno alcuna paura, con l’alieno principale che, quando appare, ha il solito “testone”, tipico dell’immaginario collettivo dell’epoca.

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.