King’s X – “Ear Candy” (1996)

Tracklist: 1. The Train 03:08 - 2. (Thinking and Wondering) What I'm Gonna Do 03:41 - 3. Sometime 03:47 - 4. A Box 04:39 - 5. Looking for Love 02:58 - 6. Mississippi Moon 03:11 - 7. 67 04:41 - 8. Lies in the Sand (The Ballad Of...) 03:53 - 9. Run 03:27 - 10. Fathers 03:21 - 11. American Cheese (Jerry's Pianto) 02:54 - 12. Picture 05:34 - 13. Life Goes By 04:05

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Nati a Houston (U.S.A.) nel 1985.

Pensieri di Andrea “Buckley” Marri

Il treno al centro della traccia introduttiva di “Ear Candy”, “The Train” appunto (inteso come quello del successo), è sicuramente passato più volte vicino ai tre componenti di questo grande gruppo.

Ma la natura arcana della fama non consente di capire il motivo per cui gli sia sempre sfuggita di mano.

Eppure hanno pubblicato dischi per più di vent’anni con cadenza regolare. Lavori ricchi di canzoni piene di melodie accattivanti chiaramente ispirate alla lezione dei Beatles. Oltretutto supportati da una tecnica superiore ed una sensibilità verso molteplici stili musicali invidiabile. Una parabola che ha lasciato più gemme per pochi estimatori che riconoscimenti per loro che questa musica l’hanno creata.

Forse anche l’aver iniziato a carburare in un periodo in cui il grunge di Seattle iniziava a conquistare il mondo non ha giovato. Eppure si tratta di grandi melodie 60’s incastonate spesso in riff hard rock, altre volte in arpeggi blues e per finire arricchite da psichedeliche jam finali.

“Ear Candy” indubbiamente non è il loro miglior lavoro. Pecca soprattutto nelle innumerevoli ballate (spesso psichedeliche) che lo contraddistinguono. In questo senso potevamo farne a meno di alcune : “Fathers” e “American Cheese”, dove la voce stridula del batterista Jerry Gaskill non aiuta di certo, su tutte.

Anche “Sometime”, che venne usato come singolo, lascia interdetti: chitarre pesanti ed il fantasma di Lenny Kravitz impegnato in una canzone che mai inciderà su disco.

In mezzo a questi inciampi infernali esiste comunque il paradiso e chi meglio dei King’s X, da sempre vicini a certo rock “cristiano”, poteva mostrarlo.

Per questo “A Box” si innalza su tutto il resto: un pezzo che avrebbe potuto spaccare le classifiche.

Parte racchiuso dentro una scatola parlando del timore di vivere e si libra nell’aria nella jam finale come sospeso tra sogno e realtà.

Un colpo messo a segno che comunque si ripete altre volte e fa capire la vicinanza storica al fenomeno grunge: il riff e l’assolo indovinato di “Looking For Love” e la struttura tipicamente Screaming Trees di “Run”.

Insomma dolci salite e ripide discese per un giudizio “universale” che nonostante tutto li salverà dalla dannazione eterna…

La verità:

Picture era stata scritta con testi diversi originariamente nel 1983 con il titolo “A Door” e pubblicata nel disco degli Sneak Preview, precedente incarnazione dei King’s X.

American Cheese (Jerry’s Pianto)” è la seconda canzone nella storia della band ad essere cantata dal batterista Jerry Gaskill.

Il nome del gruppo King’s X è una espressione caduta in disuso e sostituita oggi da altre come “time out” e stava appunto ad indicare il bisogno di una pausa durante un gioco o attività. Nel dirla si faceva il gesto di incrociare le dita.

“Ear Candy” in slang indica un suono melodico, dolce, che piace, o, come forse in questo caso, “musica piacevole”.

Singoli:

  1. Sometime

  2. A Box

  3. Looking For Love

Highlights:

  1. A Box

  2. Lies In The Sand (The Ballad Of…)

  3. Looking For Love

Componenti:

  1. Ty Tabor – Voce / Chitarre

  2. Doug Pinnick – Voce / Basso

  3. Jerry Gaskill – Batteria / Voce

2 commenti

  1. Concordo praticamente su tutto, eppure, sebbene super-easy ed orecchiabilissima (ear-candy appunto), non posso fare a ameno di canticchiare ‘Mississippi Moon’ mentre cucino nel fine settimana 🙂

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